Mandela Doetuin
Il quartiere in cui viviamo, Haarlem Noord, è residenziale, piuttosto multietnico e pieno di famiglie con bambini. Nel raggio di 2km si trovano diversi asili, scuole, parchi attrezzati, fattorie cittadine e tutto ciò che può servire a tenere impegnato un bambino all’aria aperta.
A pochi passi da casa nostra si trova un parco piuttosto grande, il Nelson Mandelapark (curiosità: il parco ha questo nome da ben prima che lo storico Presidente del Sud Africa passasse a miglior vita, se uno merita un parco perché aspettare che muoia), dove trovano posto un campetto da calcio, uno da basket, una rampa per skateboard, uno scivolo e altri giochi per bambini piccoli, diverse aiuole e molti alberi. Su un lato corto del parco si trova anche un doetuin, credo unione delle parole doe, imperativo del verbo “fare” e tuin, “giardino, orto”: 28 mini orti da 25mq l’uno, a disposizione dei cittadini che ne fanno richiesta, liste d’attesa permettendo.
Ma di questa iniziativa, che mi piace molto, vi parlerò nel dettaglio in uno dei prossimi articoli.
Per la sua vicinanza da casa e per il suo gradevole aspetto, il Nelson Mandelapark è da molto il nostro preferito e ci andiamo sia con i bimbi che per una chiacchierata in relax con amici. Durante il giorno e nelle prime ore della sera non è quasi mai vuoto, essendo meta preferita anche dei possessori di cani del quartiere, ma ci sono stati giorni in cui il parco non si è svuotato nemmeno di notte. Nel weekend di metà luglio, è stato infatti teatro di una bella iniziativa, alla prima edizione in quel di Haarlem: il buurtcamping, campeggio di quartiere.
Per 3 giorni e 2 notti il parco si è trasformato in un ordinato e funzionale campeggio, fruibile dai residenti di Haarlem Noord pagando una modica cifra all’organizzazione. Posti tenda, un paio di punti di ristoro, una lunghissima tavola per cenare insieme, gazebo destinati a workshop, giochi per i più piccoli e zona relax.
Il buurtcamping, secondo gli organizzatori, volontari, è un’occasione per conoscere i propri vicini, fare nuove amicizie ma anche godersi una vacanza con pochi euro.
“In campeggio si sta tutto il giorno all’aria aperta e tutti sono uguali – si legge nella presentazione dell’iniziativa, sul volantino arrivato a casa di tutti gli abitanti del quartiere -, con quel rotolo di carta igienica (presente anche nel logo, aguzzate la vista) sotto braccio, abbiamo tutti lo stesso identico aspetto impacciato. Incontri i tuoi vicini di casa, fai due chiacchiere e ti dai una mano. Costruendo insieme il camping o facendo una partita a badminton, gli abitanti del quartiere imparano a conoscersi in un contesto di relax vacanziero“.
I prezzi sono abbordabili: per un weekend si pagano 10 € a persona e 5 € a tenda, con sconti per i volontari e i meno abbienti, mentre fino ai 12 anni non si paga.
C’è tutto: dal parcheggio per i pochi venuti in macchina ai bidoni per la raccolta differenziata portati per l’occasione, la roulotte dove si può noleggiare di tutto, dalla tenda alle racchette da badminton; non manca neppure il barbiere, che aspetta i clienti in un gazebo trasformato salone dall’aria molto vintage.
E il meteo, dettaglio non indifferente da queste parti, è stato, nonostante qualche goccia di pioggia notturna, davvero niente male.
Quest’anno non abbiamo partecipato perché sprovvisti di tenda e soprattutto perché eravamo appena tornati da due settimane di vacanza in Italia e avevamo bisogno di vivere la nostra casa, in tranquillità. Spero di riuscire a parteciparvi il prossimo anno perché ho trovato l’iniziativa lodevole, soprattutto per la possibilità di conoscere meglio le persone con cui si condivide il quartiere, ma che nella routine quotidiana si ha poche occasioni di incontrare.
Di seguito, i video ufficiali dei tre giorni al Majellapark di Utrecht, 8 – 10 luglio 2016.
Appena saranno disponibili i video del Buurtcamping Mandelapark Haarlem, li aggiungerò qui sotto e alla pagina Facebook.
Sono in olandese, ma di breve durata e riescono bene a cogliere lo spirito di questa manifestazione.
Sito ufficiale dell’iniziativa (in olandese): debuurtcamping.nl
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Conclusa la parte divertente e spensierata, lasciate che sfoghi qui la frustrazione per la maleducazione di molti proprietari di cani.
Se pensate che gli olandesi siano in media più educati e ordinati, sappiate che questo non vale assolutamente per la questione cani e cacca. Non bastano cartelli e minacce di multe per ricordare alle persone i loro doveri nei confronti dei loro quadrupedi e dei bipedi, soprattutto bambini, che popolano il parco e che non possono scorrazzare liberi per problematiche da campo minato.
Un giorno o l’altro diverrò un attivista anti pupù canina, sì. Ho già qualche piano in mente, tipo segnalare la presenza delle cacche con una vistosa bandierina dall’asta sproporzionata o tappezzare il parco con dei messaggi sarcastici/drammatici, oppure attendere il maleducato di turno e intervistarlo chiedendogli le ragioni del gesto. Si accettano consigli.
A vedere i cartelli sotto, di certo c’è che non sono né il primo né l’unico a lamentarsene.
“utilizza un sacchetto”; “qui giocano bambini”; “no cacca sul marciapiede”; bandierine olandesi su cacca.
Vi tengo aggiornati.
Nel frattempo voi, per piacere, raccogliete la cacca dei vostri cani.
|Ste|